domenica, aprile 08, 2007

Black Cat (Star Comics)
di Kentaro Yabuki

I manga sono un fenomeno arrivato da noi con un bel po' di ritardo. Certo avevamo avuto l'invasione degli anime, i cartoni animati, ma per leggere produzioni nipponiche abbiamo atteso la fine degli anni '80 e l'inizio dei '90. Ma nn sono qui per fare una lezione di storia... Voglio parlare di un'allegra serie che si è appena conclusa qui in Italia ovvero Black Cat!Partiamo come al solito dal principio. Train Heartnet è un cacciatore di taglie, uno sweeper, che gira per il mondo con il suo collega Sven Wolfeld. Bisogna ammettere che come sweeper sono un po' scapestrati ma tirano a campare dignitosamente. Ma Train ha un passato interessante. Era conosciuto col nome di Black Cat e militava nei Kronos Numbers, un corpo d'elitè agli ordini della Kronos, società segreta che tira le fila di ogni cosa nel mondo. Il suo numero (nn li chiamano Numbers perchè suona bene) è il XIII. ...Gatto nero, 13... Porta iella? Ai suoi avversari sì! Ma più che di iella dovremmo parlare di abilità nell'uso della pistola, dovuta ad anni dimilitanza come killer.Le avventure dei nostri eroi cominciano col dare una mano ad una ladra, Rinslet, a danneggiare gli affari di Torneo Rudman (o Ludman). Durante la missione fanno la conoscienza di Eve, una bambina che R/Ludman ha usato come cavia per esperimenti sulle nanomacchine e che ha trasformato in una macchina mortale. Grazie ai nostri la piccola decide di unirsi al duo di cacciatori. Ma i guai sono appena cominciati: Kronos manda un paio di Numbers per chiedere a Train di tornare con loro per scongiurare una minaccia nn indifferente rappresentata da Creed Diskens, ex-collega di Train, ora rinnegato e pronto a devastare tutto per epurare il mondo dalla corruzione. Ora le intenzioni sono ottime ma sono i modi ad essere sballati... Train nn accetta ma decide di dare la caccia a Creed come sweeper. Sta per iniziare un turbine di avventure piene di azione, colpi speciali e scenette divertenti.Valutiamo l'opera ora: in se e per se la storia è abbastanza simile ad altre storie nello schema (eroe stupido ma pieno di valori, colpi speciali, sfide all'ultimo sangue, momenti comici, scontri di mentalità, buoni sentimenti... Insomma lo standard imposto da Dragonball a suo tempo) ma tiene bene il ritmo e nn ci sono cadute anzi è un crescendo. A rendere l'opera ancora più interessante c'è un cast di personaggi a cui è facile affezionarsi partendo dai protagonisti: Train- sempre allegro, positivo, caparbio e pronto a dare una seconda chance a tutti (cosa legata ad una persona che l'ha portato a diventare sweeper), Sven- il duro dal cuore d'oro che sembra uscito da un film noir anni '30 ma ha una valigetta da James Bond, perfetta spalla comica per Train, e Eve con la sua aria sempre seria e la sua mentalità naif. Altro buon motivo per seguire la serie sono i disegni che risultano piacevoli sia nei momenti di quiete, sia nelle scene più concitate in cui le linee cinetiche la fanno da padrone. Yabuki ha uno stile molto bello e morbido, ha la capacità di riportare le emozioni in maniera molto espressiva con facce, pose, gesti.Insomma, Black Cat è simile a molti altri manga d'avventura ma ha dei pregi che lo rendono un buon acquisto. Spero di vedere altre opere di Kentaro Yabuki in futuro. O ancora meglio spero di vedere un sequel di Black Cat visto che l'autore ha concluso l'opera dicendo che ha altre idee per i suoi personaggi...

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