Forse volete sapere perché mi faccio questa domanda. Ok, eccovi un riassunto veloce.
Nelle ultime settimane io e lei abbiamo avuto un po' di tensioni a causa di mia sorella. Che non ha nessun problema con lei, non la odia o prova antipatia. Eppure a lei sembrava che in passato l'avesse trattata male. Certo, durante lo scorso anno mia sorella ha avuto problemi di lavoro, soldi e cuore ma lei era l'ultimo dei suoi problemi.
Fatto sta che mi aveva detto di parlarne con lei e chiarire. Cosa che non ho fatto subito perché conosco mia sorella e ho i miei modi per gestire le cose tra noi. Oltre al fatto che temevo che una cosa del genere avrebbe incrinato i rapporti tra loro.
A lei non andava bene.
Invece che chiarire lei o lasciarmi gestire la cosa, ha minacciato di lasciarmi. La prima volta. La seconda, due sere fa, mi ha riportato le cose che le avevo prestato o che avevo lasciato da lei, con una scenata da film (quasi tutto via WhatsApp). E queste cose mi fanno perdere le staffe. Completamente.
La prima volta me la sono presa con oggetti inanimati. La seconda ho fatto preoccupare mia sorella e mia madre.
Perfetto.
Ieri ci siamo rivisti e, dopo un primo momento in cui non si arrivava a nulla, abbiamo iniziato qualcosa di costruttivo. O quasi. Intanto ho ricevuto delle scuse per un comportamento spropositato, qualcosa più adatto a un fidanzato violento o fedifrago, che lei ha semi giustificato dicendo che l'ha fatto per smuovermi. Cosa sono? Un esperimento da laboratorio? Un soggetto a cui dare la scossa per vedere che succede? Non è giusto. Non è giusto che io riceva trattamenti del genere per una sciocchezza. Ho fatto tanto per lei, ho fatto cose nuove, ho investito tutto quello che avevo (affettivamente parlando) in questa storia. Ma anche in amore la gente scambia la gentilezza per debolezza. Probabilmente.
Ora la situazione è questa: per lei litigare è parte della vita, una cosa che passa e va, si fa pace e si riparte da capo. E vuole restare con me. Per me litigare è un trauma, è una cosa che non riesco a gestire nella maniera giusta e che mi fa male, fisicamente. Io quando litigo con qualcuno, specie qualcuno di cui mi fido, dopo qualcosa si incrina e appare diversa ai miei occhi. E non so cosa diavolo fare! Seguire la rabbia e lasciarla? Seguire gli indizzi pensando che lo rifarà perché è fatta così… e lasciarla? O ignorare quegli indizzi, seguire la nostalgia, i bei ricordi, quel che di buono c'è in lei, fidarmi delle sue parole (che comunque non suonavano convinte) e restare con lei?
Oggi proverò ad essere analitico con il vecchio metodo, usato in tutto il mondo: la lista dei pro e contro.
Comunque se voi, lettori, esterni alla storia, volete dire la vostra o darmi un consiglio siete i benvenuti. Chissà che un brainstorming non tiri fuori qualche buona indicazione…
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