lunedì, giugno 30, 2008

Umberto Saba: La capra

 

Ho parlato a una capra.

Era sola sul prato, era legata. Sazia d'erba, bagnata dalla pioggia, belava. Quell'uguale belato era fraterno al mio dolore. Ed io risposi, perima per celia, poi perchè il dolore è eterno, ha una voce e non varia.

Questa voce sentiva gemere in una capra solitaria.

In una capra dal viso semita sentivo querelarsi ogni altro male, ogni altra vita.

 

E questo era solo per vedere se la ricordavo... Poi capirete... A seconda del risultato capirete...

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