Ho coperto 3/4 della carriera di Michael Jackson. Almeno da Thriller in poi. E per uno che nn aveva mai visto uno zombie, iniziare vedendoli ballare a ritmo di musica era traumatico. Oggi adoro quel video così horror e pieno di ritmo ma anche comico.
Di solito dicevo che MJ poteva essere discutibile come persona ma lo adoravo come artista. Si può dire di tutto, credere a ciò che si leggeva sui tabloid, dare credito alle accuse che aveva ricevuto, vederlo come un pazzo freak rovinato da chirurgia e successo... ma nn si può negare di aver ballato su Beat It, Billie Jean, Black or White o Bad.
Io, come voi, posso dire che c'ero quando il Re del Pop, come lo chiamano i media, è morto. Per i fan era Jacko. Quando mi hanno detto della sua morte, stavo giocando. Li per li ho mollato tutto e ho controllato la TV. Sai quante volte arrivano notizie false... Ma questa volta era vero. BBC, CNN, Fox, France24... qualche accenno da noi (ma siamo un paese stupido). Sono quel tipo di cose che nn sai come gestirle. Io ho preferito continuare a giocare. È il mio modo di gestire le cose grosse... Eppure adoravo la sua musica, da Off the Wall fino a HIStory, perfino il bistrattato Invincible, l'ultimo album di materiale inedito.
Mi piace pensare alle mie personali teorie del complotto su Michael ovvero che era stato sostituito da un sosia o un clone dai tempi di Dangerous o Bad. O come ho pensato ieri notte che questa fosse la più grande fuga dai riflettori mai messa in moto. Insomma, Mattia Pascal insegna.
Comunque sia è stato bello nascere e crescere nell'epoca di questo artista. Grazie Jacko!
Un tempo era Jay's Mind. Cambia il titolo ma non la sostanza
domenica, giugno 28, 2009
Il Re (del Pop) e io
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